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TeleTicino, per l'UZH "Ottima qualità nonostante le poche risorse"
©Chiara Zocchetti
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Redazione
un giorno fa
L'Istituto Fög evidenzia che la televisione privata, fra cui TeleTicino, ottiene valutazioni simili alla SSR, dimostrando che qualità e solidi ascolti possono essere raggiunti anche con capitali inferiori.

La maggioranza della popolazione non si informa esclusivamente con i contenuti della SSR, ma li abbina a quelli dei media privati. È quanto rileva nel suo annuario sulla qualità dei media l'Istituto di ricerca di opinione pubblica e società (Fög) dell'Università di Zurigo. Nell'annuario è emerso che nel 2023, il valore medio per tutti i tipi di media è di 6,1 su un massimo di 10 punti. Come negli anni precedenti, la radio pubblica (7,7) e i programmi televisivi (7,5) guidano la classifica, sebbene la diversità stia diminuendo nel lungo periodo. Per quanto riguarda invece la televisione privata (6,4), questa a partire dal 2020 è migliorata ed è caratterizzata in particolare da un elevato livello di obiettività e, in alcuni casi, di diversità. È interessante notare che Léman Bleu (7,5) e, in misura crescente, TeleTicino (7,4) ottengono da anni valutazioni analoghe a quelle dell'offerta della SSR in diverse dimensioni.

Fög
Fög

Ottimi risultati anche con capitali inferiori

Il fatto che si tratti di emittenti relativamente piccole in termini di risorse dimostra che si possono ottenere ascolti solidi o addirittura di buona qualità anche con capitali inferiori. I programmi di CH Media (Telebärn, TeleZüri, Tele M1), che tendono a disporre di maggiori risorse, e anche Tele1 (6,3) ottengono risultati peggiori, soprattutto a causa degli ascolti più bassi e della minore varietà. Inoltre, subiscono un calo della qualità rispetto all'anno precedente. Tuttavia, va notato che nel lungo periodo hanno migliorato sensibilmente la loro qualità rispetto al 2015.