La polemica
Tensione tra tassisti a Lugano, l'invito è quello di calmare i toni
Redazione
2 mesi fa
Lite tra tassisti a Lugano finisce in ospedale: tensioni sul lavoro e l'arrivo di Uber aggravano una situazione già difficile nel settore. Ce ne parla la capodicastero Sicurezza e Spazi Urbani Lugano Karin Valenzano Rossi.

All'indomani del nuovo episodio che si è aggiunto al curriculum di categoria, la notizia è apparsa sulle colonne de La Regione: "Botte fra tassisti a Lugano, uno finisce all'ospedale". Sembrerebbe che la lite sia scoppiata ieri pomeriggio sulla gestione del telefonino che smista le chiamate per le corse e sia finita con un ricovero in pronto soccorso. La polizia ha confermato un intervento per vie di fatto.

Un episodio increscioso

"Il fatto che si arrivi alle mani o comunque che ci siano degli alterchi, tra l'altro in presenza dell'utenza è molto spiacevole, non dovrebbe proprio accadere", afferma la capodicastero Sicurezza e Spazi Urbani Lugano Karin Valenzano Rossi. "Soprattutto non è adeguato come biglietto da visita per la città e per i turisti né per i cittadini. Chiaro che tutti non sono contenti perché tutti vorrebbero poter lavorare", continua la capodicastero. "La realtà dei fatti, anche quando sentiamo le loro dichiarazioni, è che probabilmente non c'è lavoro per tutti. Questa è la difficoltà che è indipendente da qualsiasi tipo di regolamentazione."  Se fino a un anno fa a fronteggiarsi erano da un lato la fazione dei tassisti provvisti di autorizzazione della città e dall'altro i privati, che occupavano abusivamente gli stalli, in quest'ultimo caso a venire alle mani sono invece stati due titolari di licenza A.   

Una difficoltà in più: Uber

Al fatto che non c'è lavoro per tutti secondo Valenzano Rossi "si aggiunge che recendemente è arrivata Uber a Lugano e più in generale in Ticino, che fa pagare molto meno rispetto quello che sono le tariffe usuali dei taxi e evidentemente gli utenti sono ben felici di pagare meno. Questo", aggiunge la capodicastero, "accresce una dinamica difficile che già esiste oggi, tuttavia temo che sia come fermare il vento con un fazzoletto. È una realtà e quindi anche noi dovremo imparare a convivere con questa realtà."

Si tratta di libero mercato

Inoltre, visto che si tratta di libero mercato, Valenzano Rossi sostiene che "la città non ha né modo né motivo di intervenire su quello che è in realtà un'azienda privata che offre dei servizi. Certo la polizia è presente laddove ci sono delle situazioni ma non può - permettetemi - fare la guardia a un gruppo di operatori in un settore determinato. È chiaro che", continua la capodicastero, "c'è una dinamica un po' velenosa. Io sinceramente invito tutti alla calma e alla moderazione, poi dal nostro canto quello che dovremmo riflettere è se ha ancora un senso fare un tipo di regolamentazione come quella odierna, proprio perché il mercato va veloce e le dinamiche che si sviluppano sono indipendenti da qualsiasi regola che la città può mettere rispetto a quello che sono l'utilizzo degli stalli pubblici", conclude Valenzano Rossi.