
Thomson Reuters prevede dei tagli a posti di lavoro in Svizzera, senza però andare a toccare il numero di giornalisti. Il colosso dell’informazione americano-canadese prevede il taglio di 53 posti di lavoro, di cui 40 a Ginevra.
Secondo un documento interno pubblicato oggi, al quale l’agenzia telegrafica svizzera (ats) ha avuto accesso, dieci posti dovrebbero essere tagliati a Zurigo e tre a Lugano. Il periodo di consultazione di tre settimane sarà lanciato venerdì. I dettagli sui posti toccati in Svizzera non sono ancora conosciuti.
In una dichiarazione ufficiale un portavoce dell’impresa ha dichiarato, sempre all’ats, che “a volte” il gruppo deve attuare dei cambiamenti all’interno del personale, poiché deve allinearsi ai bisogni “all’interno di un ambiente altamente competitivo”.
A inizio novembre Thomson Reuters aveva annunciato l’intenzione di tagliare circa 2000 impieghi in tutto il mondo, dopo una diminuzione dei risultati del terzo trimestre. La maggior parte di questi saranno previsti nei settori della Tecnologia e della Finanza.
Il gruppo è uno dei leader mondiale dell’informazione finanziaria e professionale che impiega più di decine di migliaia di persone in tutto il mondo, e proprietario della nota agenzia di stampa Reuters.
A fine 2013 Thomson Reuters aveva già annunciato la soppressione di 50 posti di lavoro a Ginevra. La costruzione aperta nel 1997 a Collonge-Bellerive (Ginevra) accoglie il centro regionale del gruppo. In totale, 257 collaboratori lavorano a Ginevra, 88 a Zurigo e 6 a Lugano.
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