Oltre 24 milioni di passeggeri trasportati quest'anno. Non potevano essere lanciati meglio i festeggiamenti per i 20 anni di attività che Tilo raggiungerà nel 2025. "Siamo diventati a tutti gli effetti adulti", ha scherzato oggi alla stazione di Bellinzona il presidente del CdA, Marco Piuri. ”Quella di Tilo è un'esperienza positiva da molti unti di vista. Anzitutto, risponde a un bisogno: la domanda di mobilità, in particolare transfrontaliera, sta crescendo. E noi siamo lì per rispondere". Si tratta anche di una storia di collaborazione. "Quando fra aziende, istituzioni e persone si collabora i risultati si vedono. Questi 20 anni ci consentono di guardare ai prossimi, pronti ad affrontare le sfide che ci attendono”.
Gli obiettivi
Sfide per le quali i committenti sono pronti a investire: oggi sono stati ricordati ad esempio i nuovi treni che arriveranno nei prossimi anni, tre finanziati dal Ticino e altri sette dalla Lombardia. "Gli obiettivi strategici sono di crescere ancora", spiega ai microfoni di Ticinonews il direttore del Dipartimento del territorio Claudio Zali. "Parliamo anzitutto di aumento delle frequenze. Sul territorio cantonale i 15 minuti sono un obiettivo concreto, ma ci riferiamo anche all'estensione della rete, che potrebbe consentire a potenziali operatori transfrontalieri di utilizzare il treno provenendo da ancora più lontano”.
Un mezzo estremamente utilizzato
Spina dorsale del trasporto pubblico in Ticino, negli ultimi anni Tilo ha visto aumentare anche i passeggeri transfrontalieri. “È evidente che il treno è un mezzo molto utilizzato e, in particolare, possiamo definirlo il mezzo più sostenibile che esista", afferma l'assessore ai Trasporti e Mobilità sostenibile della Regione Lombardia Franco Lucente. "Se vogliamo quindi offrire un servizio efficiente, dobbiamo investire molto sul sistema ferroviario, anche per far proseguire questo rapporto Ticino-Lombardia”.
I recenti disagi
Una storia di successo, dunque, che ha avuto però anche momenti difficili. Basti pensare ai recenti disagi vissuti dai passeggeri sfollati nella galleria di base del Ceneri o quelli rimasti bloccati per ore appena fuori dalla stazione di Milano Centrale. “Nella vita si impara dagli errori", commenta ancora Piuri. Occorre anzitutto riconoscere lo sbaglio, porre delle scuse e ripartire". Il servizio ferroviario "è complesso e complicato, perché vi è l’interazione fra diversi soggetti. Gli errori si riducono se si diventa più bravi a comunicare tra i diversi soggetti”, conclude il presidente del Cda di Tilo.