Interpellanza
"Troppi pochi docenti uomini nelle scuole medie"
I deputati Edo Pellegrini, Roberta Soldati e Paolo Pamini chiedono al Consiglio di Stato di posizionarsi in merito alla debole percentuale di uomini nell'insegnamento.

“La quasi totalità degli insegnanti di Scuola dell’infanzia, quasi l’80% degli insegnanti di Scuola elementare e quasi 2/3 degli insegnanti di scuola media sono di sesso femminile”. È questa la preoccupazione dei granconsiglieri Edo Pellegrini (Udf), Roberta Soldati (Udc) e Paolo Pamini (Udc), espressa in un’interrogazione consegnata oggi al Consiglio di Stato. La questione è ritenuta urgente soprattutto per il fatto che i concorsi per gli insegnanti in carica ed i nuovi docenti si apriranno a breve.

Confronto tra allievi e docenti di entrambi i sessi

I cofirmatari basano le loro preoccupazioni sul documento “La Scuola ticinese in cifre 2022”, redatto dal Dipartimento dell'educazione, della cultura e dello sport (DECS) ad ottobre. “Anche nel Settore Professionale Commerciale si osserva ormai la stessa chiara tendenza”, affermano i deputati. Questi ultimi considerano che la preponderanza di insegnanti di sesso femminile nell’ambito della Scuola dell’infanzia e nella Scuola elementare "sia comprensibile". Lo stesso non si può dire nel settore Medio dove, “per questioni di griglia oraria, ci potrebbero essere consigli di classe formati solo, o quasi, da docenti di sesso femminile”. Edo Pellegrini e i cofirmatari evidenziano anche come nell’età adolescenziale sia importante il confronto tra allievi e docenti di entrambi i sessi in modo equilibrato.

Gli studi

I granconsiglieri citano l’Organizzazione per lo sviluppo economico, che ha esaminato il tema degli “Squilibri di genere nella professione docente”. Lo studio evidenzia un aumento della predominanza femminile nella professione dell’insegnante nei Paesi sviluppati. I tre granconsiglieri riportano inoltre una ricerca di Birch e Croisier, la quale ritiene che “l’assenza di insegnanti maschi a scuola perpetui gli stereotipi problematici su donne e uomini. Così gli studenti apprendono attraverso l’esperienza diretta che il mercato del lavoro segrega gli esseri umani per genere”. Per porre rimedio a questo problema, la Gran Bretagna ha previsto incentivi per aumentare il numero di docenti di sesso maschile. “Se la professione dell’insegnante fosse attrattiva anche per gli uomini, non ci sarebbe alcuna ragione per una così schiacciante preponderanza femminile”, affermano i deputati in Gran Consiglio.

Le domande

I firmatari, sulla base di quanto esposto, chiedono al governo quale sia la sua posizione sulle cifre citate e se ciò causi preoccupazione. Inoltre, viene domandato se questo abbia intenzione di incentivare i potenziali insegnanti di sesso maschile (in particolare nella Scuola media) ad intraprendere la carriera di docente e, in caso affermativo, quali misure intenda introdurre.

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