
Dopo le tre truffe riuscite e le tre solo tentate nelle scorse settimane nel Luganese i "truffatori del falso nipote" cambiano zona e puntano sul Sopraceneri.La polizia cantonale segnala oggi che negli scorsi giorni si sono verificati alcuni tentativi di truffa anche nel Locarnese e rinnova quindi l’invito - rivolto in particolare alle persone anziane - a prestare la massima prudenza quando si ricevono telefonate da sconosciuti che dichiarano dapprima di essere parenti della persona destinataria della chiamata e poi di necessitare di denaro contante per concludere urgentemente una transazione immobiliare. Chiunque dovesse nutrire qualsiasi genere di sospetto non esiti insomma a comporre i numeri della polizia così da permettere agli inquirenti di dare avvio a delle verifiche. La truffa del falso nipoteQuelli che nelle scorse settimane avevano portato a termine tre truffe nel Luganese erano dei truffatori germanici di origine nomade. Dei malviventi molto fantasiosi. Ecco come agiscono. Prendono la guida telefonica. Selezionano dei numeri a caso, in Ticino. E poi chiamano. Un numero dopo l'altro. Finché non trovano una persona anziana. Molto anziana. Ottantenne o giù di lì. Qualcuno che, ingenuamente, può abboccare. E gli chiedono: "Tu non sai chi sono io, un tuo parente (o un amico)...". A questo punto l'anziano comincia ad elencare tutta una fila di nomi di amici, nipoti e nipotini. E ad un certo punto, scegliendo uno dei nomi, il truffatore al telefono aggiunge. "Indovinato. Sì, sono io. Caro...". Il contatto c'è. E la truffa può continuare. Facendo leva sulla finta parentela o sul grado di amicizia il truffatore convince poi il malcapitato a prelevare una forte somma di denaro - sempre più di 50 mila franchi - e a prestargliela. I soldi, millanta il falso parente, servono per un acquisto immobiliare. Un investimento sicuro. La truffa telefonica può durare anche mezza giornata. Su più telefonate. E nelle successive chiamate il truffatore si accerta dell’avvenuto prelevamento ed invia poi un complice a ritirare il contante direttamente a casa del malcapitato.
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