Ticino
Tutti potranno offrire uno spazio alla giustizia ticinese
©Gabriele Putzu
©Gabriele Putzu
Redazione
3 ore fa
Il Consiglio di Stato ha determinato il piano per la riorganizzazione del comparto della Giustizia del Luganese. Previsti quattro blocchi e un annuncio sul Foglio ufficiale per trovare potenziali superfici.

Dopo le indiscrezioni del Corriere del Ticino, è arrivata la conferma del Consiglio di Stato riguardo agli indirizzi strategici del comparto della Giustizia del Luganese dopo la bocciatura in votazione popolare dello stabile EFG. Confermando la necessità di ristrutturare totalmente l’attuale Palazzo di giustizia di Lugano, il Governo ha determinato 4 blocchi di Autorità e Uffici interessati dalla pianificazione, nell’ambito dei quali si procederà con le verifiche dei relativi spazi anche tramite una grida pubblica. Il Governo ha pure deciso gli indirizzi strategici della pianificazione penitenziaria cantonale, che prevedono l’edificazione del futuro complesso carcerario cantonale sull’attuale sedime dello Stato sul piano de La Stampa.

Nuovi contenuti dopo la bocciatura dello stabile EFG

A seguito della votazione popolare dello scorso 9 giugno, il Governo ha promosso la ridefinizione dei contenuti della pianificazione logistica per il comparto della Giustizia del Luganese. Viste le risultanze dell’analisi svolta dall’apposito Comitato guida istituito a tale scopo – presieduto dalla Direttrice della Divisione della giustizia e che vede la partecipazione di rappresentanti del Dipartimento delle istituzioni, del Dipartimento delle finanze e dell’economia e del Consiglio della magistratura –, il Consiglio di Stato ha determinato i seguenti 4 blocchi di Autorità e Uffici interessati dalla pianificazione:

  • blocco 1 “Filiera penale”: Ministero pubblico (sede Lugano), Ministero pubblico (attuale sede distaccata di Bellinzona), Magistratura dei minorenni, Ufficio del Giudice dei provvedimenti coercitivi e Polizia cantonale (Gendarmeria e Polizia giudiziaria);
  • blocco 2 “Tribunale di appello”: Tribunale di appello (Sezioni di diritto civile e di diritto pubblico), Tribunale di appello (rientro della Corte di appello e di revisione penale attualmente con sede transitoria a Locarno), Sede Ordine degli avvocati (per statuto presso il Tribunale di appello);
  • blocco 3 “Preture e Preture di protezione”: Pretura civile e futura Pretura di protezione di Lugano;
  • blocco 4 “Servizi amministrativi”: Ufficio di esecuzione, Ufficio dei fallimenti e Ufficio del registro fondiario (sedi di Lugano).

A questi blocchi si aggiungono le Autorità e gli Uffici potenzialmente collocabili – anche in maniera separata e indipendente – al di fuori degli stessi, tra cui il Consiglio della magistratura, il Tribunale penale cantonale e l’Ufficio dell’incasso e delle pene alternative.

Una grida pubblica per trovare spazi

Il Governo ha disposto le verifiche di dettaglio circa le necessità di spazio dei blocchi identificati, in modo da stabilirne la futura ubicazione, anche a livello delle sedi transitorie che possano ospitare provvisoriamente le Autorità. Per ampliare il ventaglio delle potenziali superfici a disposizione (locazione o acquisto di spazi/terreni), verrà indetta una grida pubblica che sarà pubblicata sul Foglio ufficiale il 29 novembre 2024. L’obiettivo del Governo è quello di procedere in tempi rapidi alla ridefinizione della pianificazione, per sottoporre al Parlamento le decisioni del caso tese a rispondere alle esigenze logistiche della Magistratura quale Terzo Potere dello Stato nel Luganese.

La pianificazione penitenziaria cantonale

Il Consiglio di Stato ha pure deciso gli indirizzi strategici della pianificazione penitenziaria cantonale, visto lo stretto legame tra le Autorità giudiziarie e il settore dell’esecuzione pene e misure nonché la conclamata necessità di ristrutturare totalmente l’attuale Carcere penale La Stampa, giunto al termine del ciclo di vita infrastrutturale. Il Governo ha quindi confermato la realizzazione del nuovo complesso carcerario cantonale sull’attuale sedime di proprietà dello Stato sul piano de La Stampa a Lugano, emersa "quale variante ottimale a seguito delle ulteriori verifiche su tutto il Cantone che hanno coinvolto il Dipartimento delle istituzioni, il Dipartimento delle finanze e dell’economia e il Dipartimento del territorio". Una variante concretizzabile per molti fattori tra cui "gli aspetti pianificatori, l’idoneità territoriale, la disponibilità del fondo, l’identità del luogo, l’accessibilità per il personale operante e gli addetti ai lavori del settore, compresi gli avvocati". Infine il Governo evidenzia anche l’efficienza e l’efficacia gestionale data dalla presenza ravvicinata del Carcere penale, del Carcere giudiziario e del Carcere aperto. A fronte della decisione del Consiglio di Stato sul futuro complesso carcerario cantonale, verrà attivato il consueto iter-progettuale a sé stante che ha già conosciuto un primo atto formale con l’annuncio del progetto all’Ufficio federale di giustizia da parte del Dipartimento delle istituzioni, ai fini della richiesta di sussidio per le costruzioni in ambito penitenziario previsto dalla legge federale.