La coordinatrice di OCST Donna-Lavoro, ha sottolineato l’importanza di sensibilizzare le persone, in particolare le lavoratrici e i lavoratori, sulle questioni legate alla parità di genere. "Come sindacato, come OCST Donna-Lavoro, abbiamo deciso di essere presenti in piazza a Lugano e a Bellinzona, anche per promuovere quello che facciamo", ha dichiarato ai microfoni di Ticinonews. "Abbiamo lanciato un concorso sulla parità dei sessi, proprio per far conoscere una legge che è poco conosciuta, ma che è stata adottata ormai 30 anni fa. L’anno prossimo entrerà nel suo trentesimo anno di applicazione".

La legge di cui parla Davina Fitas è quella che vieta la discriminazione di genere nel mondo del lavoro. "Questa legge è fondamentale perché sancisce che non deve esserci disparità di genere, non solo a livello salariale ma anche nelle opportunità di carriera e nel contrasto alle molestie sul luogo di lavoro", ha aggiunto, "le quali ci sono ancora". Nonostante l’importanza della normativa, la realtà resta complessa. "In Svizzera, la disparità salariale è ancora del 18%, mentre in Ticino si attesta intorno al 13%. C’è ancora molto da fare", ha ricordato Fitas.

La questione rimane aperta anche sul piano politico. Oggi, Simonetta Sommaruga, in un’intervista, ha messo in evidenza come molti politici non intendono porre un freno all'ineguaglianza uomo-donna. "Sicuramente la politica gioca un ruolo cruciale", ha commentato Fitas. "Se chi detiene il potere non è sensibile a queste tematiche, è facile che, invece di progredire, si faccia un passo indietro su questioni fondamentali". Per questo motivo, aggiunge la coordinatrice di OCST Donna-Lavoro, "è anche molto importante di informarsi sui profili dei politici in generale quando si va a votare".

Ma non è solo la disparità salariale a preoccupare. Anche la formazione continua e la conciliabilità tra lavoro e famiglia sono temi molto rilevanti. In Ticino, le donne, a volte, si trovano a fare i conti con ostacoli nella loro crescita professionale. "Abbiamo lanciato un questionario lo scorso 14 giugno, i cui risultati evidenziano come le donne spesso non vengano adeguatamente formate, magari a causa di un rientro dalla maternità, e così rimangono indietro. È fondamentale investire sulla formazione continua per tutti, indipendentemente dal genere", ha spiegato Fitas.

Per quanto riguarda il tema violenza, il 2024 è stato in questo senso un anno terribile riguardo ai femminicidi in Svizzera. "Sicuramente questa è una realtà drammatica su cui bisogna riflettere e trovare strumenti più efficaci per prevenire la violenza e garantire che uomini e donne siano trattati allo stesso modo", ha concluso la coordinatrice di OCST Donna-Lavoro.