
In seguito all’incidente del pitbull che ha azzannato a morte un altro cane a Locarno, abbiamo interrogato l’educatore cinofilo Fabio Marinoni sul rapporto tra umani e cani e sulle norme per l’educazione di questi animali.
Lista di razze “pericolose”
Il pitbull appartiene a una delle 30 razze elencate dal Canton Ticino come “pericolose”, che dal 2009 hanno l’obbligo di un’autorizzazione. Ma esistono davvero cani condannati ad essere pericolosi o possono essere educati? “È normale che un cane dimostri aggressività, che sia tramite un ringhio, una pinzata o un morso. Deve però essere contestualizzata e capirne l’intensità”, spiega Marinoni. “Nel caso di Locarno, c’è stata un’intensità molto forte. Questo può succedere con razze selezionate dall’umano per combattere contro altri cani. Quindi c’è anche un aspetto genetico”.
Situazione in Ticino peggiorata
Il numero di cani in Ticino è in costante crescita: se meno di 10 anni fa erano 28mila, oggi sono 34 mila. Il corso OPAn – che consisteva in 4 ore teoriche prima dell’adozione di un cane e 4 ore pratiche in seguito all’entrata in famiglia dell’animale – è stato abolito e mai rimpiazzato. “Dall’abolizione, la situazione in Ticino è peggiorata. Ci sono più situazioni di cani gestiti male o riportati ad associazioni, allevatori o canili. Secondo il mio parere da professionista, ci vorrebbe un corso che sia obbligatorio per tutti”.
Scelta di cani e stile di vita
Anche la scelta di cani rispetto al modo di vivere delle famiglie può influire sui problemi che si creano. “È molto raro che la famiglia mi chieda consigli sulla razza idonea al loro stile di vita e alla loro quotidianità. Questo dimostra che purtroppo c’è poca responsabilità”.
Corso obbligatorio
Potrebbe quindi essere necessaria una reintroduzione di un corso obbligatorio. “Si potrebbe strutturarli di maniera diversa. Dovrebbero farlo i politici con consulenti specialisti del settore. Sicuramente la situazione potrebbe migliorare”.
Disomogeneità nella Confederazione
La lista di cani “pericolosi” sembra essere una specificità del nostro Cantone. Esiste, almeno su queste regole, un manco di omogeneità nella Confederazione. “La lista – che è presente solo in Ticino e in un paio di altri Cantoni – non è stilata come si deve”, afferma Marinoni. “È come dire che le razze presenti sulla lista sono per forza aggressive. Non è così. Vi si trovano per esempio pastori tedeschi che possono essere docilissimi. Ci sono cani che arrivano a pesare fino a 40 o 50 chili che invece non sono stati inclusi”.
Requisiti per i padroni?
Potrebbe quindi anche essere necessario introdurre dei requisiti per i padroni. Purtroppo però, sembra essere una tecnica troppo invasiva. “Sarebbe bello, ma probabilmente è troppo invasivo. Basterebbe un corso ben strutturato prima di accogliere in casa un cane, senza cui non potrebbe adottare l’animale. In seguito fare un corso pratico. Basterebbe poco, bisognerebbe farlo nel modo giusto e sarebbe molto utile”.