
"Il 2024 è stato un anno che ha segnato profondamente il territorio ticinese e anche i partner di TicinoSentieri sono stati chiamati a operare in una situazione straordinaria". Malgrado questo, però, "i progetti non si sono fermati e l’associazione prosegue nello sviluppo della rete di sentieri". È quanto comunica l'Associazione in una nota. "Gli eventi meteorologici estremi che hanno colpito varie zone della Svizzera italiana lo scorso anno hanno pesantemente condizionato anche il mondo dell’escursionismo ticinese", viene precisato, "ma grazie alla dedizione e alla passione di chi ogni giorno lavora per rendere i sentieri accessibili e sicuri per tutti, la pratica dell’escursionismo non è stata eccessivamente limitata".
Il bilancio del 2024
“Siamo molto fieri del lavoro delle Organizzazioni turistiche regionali e di tutti i nostri partner grazie ai quali si è potuta affrontare ogni situazione”, ha spiegato Stéphane Grounauer in occasione dell’Assemblea ordinaria 2025 tenutasi lo scorso sabato nella sala parrocchiale di Avegno. Oltre una sessantina i presenti all’incontro, organizzato in Vallemaggia, per sottolineare la vicinanza con la regione più duramente colpita dagli eventi climatici della scorsa estate. Il tradizionale ritrovo annuale "ha permesso di ripercorrere le tappe principali dell’impegno di TicinoSentieri nel corso dell’ultimo anno, di approvare il Consuntivo 2024 e di riconfermare il comitato". L’annata appena trascorsa, a parte gli imprevisti e le urgenze generate dalle fasi di maltempo, per l’Associazione "ha rappresentato anche un cambiamento a livello di organico: da qualche mese può contare sul nuovo direttore operativo Davide Schaer, che ha colto l’occasione dell’assemblea per presentarsi ai soci e illustrare i progetti in vista per il 2025". Giorgio Valenti, dopo oltre 10 anni di impegno per l’associazione e il suo contributo personale a far crescere l’estensione della rete escursionistica ticinese, che è oggi di 4’908km, è stato acclamato membro onorario".
In Vallemaggia riaperti oltre 130km di sentieri
Ad Avegno, nel giorno della riapertura dell’accesso alla Valle Bavona, è intervenuto anche Tiziano Bonoli, in rappresentanza del Dipartimento del territorio, per presentare alcuni dati sui lavori di ripristino in alta Vallemaggia. "Se all’indomani dell’alluvione risultavano 165km di sentieri sbarrati", conclude la nota, "il 12 aprile 2025 le chiusure erano pari a soli 28 km, di cui solo circa 5 km risultano al momento da ripristinare in Valle Bavona. I principali sbarramenti riguardano la Valle Lavizzara, con in particolare la Valle di Peccia, dove il ripristino dei sentieri è subordinato alla sistemazione globale degli argini e delle aree devastate. Per le informazioni più aggiornate sull’accessibilità dei percorsi si invitano sempre gli escursionisti a consultare le cartine aggiornate di Swisstopo e SvizzeraMobile o a consultare gli enti turistici".