
Era il 13 luglio dell’anno scorso quando una tromba d’aria si abbatteva sull’aeroporto di Locarno-Magadino, scoperchiando il tetto della vecchia autorimessa risalente al 1939. Un ricordo vivo nella mente di Daniele Dellea di AeroLocarno, che venerdì è stato ben felice di assistere all’inaugurazione del nuovo hangar per la manutenzione degli aerei. “Sette mesi fa, abbiamo ‘perso la testa’, intesa come tetto dell’hangar”, spiega Dellea. “Ci sono stati grossi danni anche all’interno. Io mi trovavo in un ufficio vicino e ho assistito proprio in diretta alla situazione. Sette mesi dopo, siamo contenti e felici di inaugurare la nuova struttura”.
Mesi non semplici
La rapidità della costruzione del capannone ha sorpreso anche gli addetti ai lavori. Per la manutenzione dei velivoli non sono stati però mesi facili...“. L’operatività del settore è stata inizialmente pesantemente toccata”, conferma Dellea. “La fortuna è che disponiamo di un altro hangar sull’aeroporto adibito a manutenzione. E quindi abbiamo potuto spostare il lavoro”.
“Un’importanza pratica”
Anche se giudicato di qualità, quello inaugurato venerdì è solo un hangar provvisorio, che dovrebbe restare in utilizzo per un periodo di tre anni. Il capannone garantisce la continuità operativa di uno scalo strategico per il cantone. “Ha un’importanza innanzitutto pratica, perché consente di mantenere le attività in essere e di salvaguardare anche una cinquantina di posti di lavoro che sono direttamente legati a questo oggetto”, specifica Claudio Zali, direttore del Dipartimento del Territorio. “E segnala inoltre la presenza e la volontà, anche in futuro, di continuare ad avere il suo ruolo, appunto, di aeroporto cantonale”.
“Ci servono altri spazi”
Un aeroporto, quello di Locarno, che si divide fra militare e civile, e che in alcuni settori presenta segnali di crescita. “La scuola di volo si sta sviluppando sempre di più. La manutenzione anche: abbiamo ormai clienti e allievi da tutta Europa”, riprende Dellea. “La nostra intenzione è quella di rimanere a Locarno sicuramente per quanto concerne il quartier generale, la manutenzione, gli uffici. Ci stiamo rendendo conto che, vista la domanda, abbiamo bisogno di ulteriori spazi. Gli altri aeroporti in Ticino non sono interessati ad ampliare la loro attività”. E in merito a una possibile “concorrenza” tra Locarno e Lugano, Zali precisa che “non esiste e non ha mai voluto esserci. Credo che vi siano delle finalità differenti. Una grande importanza strategica di entrambi i poli, e una complementarietà che dovrà affermarsi anche in futuro”.
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