Ticino
Una nuova legge sulla gestione delle acque
Una nuova legge sulla gestione delle acque
Una nuova legge sulla gestione delle acque
Redazione
5 anni fa
Il Governo ha licenziato oggi il messaggio per l'adozione di una nuova legge che semplifica le norme attualmente in vigore

Il Consiglio di Stato ha licenziato oggi il messaggio per l’adozione di una nuova Legge sulla gestione delle acque, ciò che permetterà di recepire a livello normativo il principio della gestione integrata: ogni intervento riguardante la protezione dell’acqua, il suo utilizzo e la protezione dai pericoli che essa può generare, va coordinato e armonizzato in considerazione del territorio e del ciclo naturale.

Cosa cambia rispetto alle norme vigenti 

Attualmente, spiega il Governo in una nota, le norme che disciplinano l’utilizzo e lo smaltimento delle acque, come pure la sistemazione dei corpi d’acqua, "sono distribuite in una moltitudine di Leggi adottate sull’arco di oltre mezzo secolo. Il risultante quadro giuridico, desueto e frammentato, ostacola il coordinamento delle attività legate alla gestione delle acque e rende sempre più difficile l’attuazione di un’efficace politica in materia". Con il progetto di nuova Legge – che ha tenuto conto delle osservazioni pervenute nel corso della consultazione pubblica – si intende quindi attuare un importante riordino e una semplificazione normativa.

"Dagli oltre 500 articoli previsti in otto diverse Leggi cantonali si passa a una sola Legge composta da un centinaio di articoli" scrive il Governo. "L’operazione permette inoltre di recepire e concretizzare a livello cantonale il cosiddetto principio della gestione integrata, che impone il più ampio coordinamento degli obiettivi e delle attività concernenti l’acqua, nel rispetto del territorio in cui si trova e del suo ciclo naturale". La nuova normativa consente infine di aggiornare la terminologia, correggere alcune regole di difficile applicazione e adattare gli strumenti di gestione delle acque alle attuali esigenze dei vari soggetti responsabili.

Le principali novità riassunte nei seguenti punti

  • l’istituzione di un nuovo strumento cantonale denominato "Piano cantonale della gestione delle acque", volto a definire gli indirizzi e i piani d’azione della gestione delle acque in modo coordinato con le altre politiche settoriali;
  • la definizione di norme che permettono di ampliare la valenza degli strumenti comunali di gestione delle acque a livello regionale o a scala di bacino idrografico;
  • la fissazione di condizioni e criteri per lo sfruttamento termico delle acque e della geotermia;
  • l’allineamento delle norme sul finanziamento della costruzione delle opere di smaltimento, di approvvigionamento idrico e di sistemazione e rivitalizzazione dei corsi d’acqua;
  • la semplificazione del sistema di finanziamento dei costi di esercizio degli impianti di smaltimento delle acque, mediante l’abrogazione delle vigenti tasse di allacciamento e tasse d’uso e la loro sostituzione con un’unica tassa di utilizzo degli impianti;
  • la ripresa a livello cantonale di norme sui deflussi minimi da rispettare in caso di prelievi per lo sfruttamento della forza idrica;
  • la codificazione dei criteri di intervento per la sistemazione dei corpi d’acqua, la protezione dai pericoli e le rivitalizzazioni;
  • il chiarimento dei compiti dei vari soggetti attivi nella gestione delle acque, nel rispetto dei principi di sussidiarietà e di equivalenza fiscale.

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