Ticino
"Una seconda lingua nazionale per gli avvocati stranieri"
"Una seconda lingua nazionale per gli avvocati stranieri"
"Una seconda lingua nazionale per gli avvocati stranieri"
Redazione
7 anni fa
Lo chiede un'iniziativa parlamentare generica presentata da Sabina Aldi: "Necessario un'adeguata tutela del cliente"

Chi esercita la professione di avvocato in Canton Ticino deve padroneggiare almeno una seconda lingua nazionale. È quanto chiede un'iniziativa parlamentare generica presentata da Sabrina Aldi (Lega), avvocato, e sottoscritta dai deputati Enea Petrini, Omar Balli, Giancarlo Seitz e Massimiliano Robbiani, con la quale si chiede di modificare la legge sull'avvocatura.

Questo requisito è già richiesto per esercitare le professioni mediche universitarie regolamentate dalla LPMed, ricorda Aldi, che propone quindi di estenderla anche alla categoria professionale di avvocato per permettere un'adeguata tutela del cliente.

"Le condizioni per poter esercitare la professione di avvocato negli ambiti coperti da monopolio sono contenute principalmente nella Legge sull’avvocatura (LAvv) e relativo regolamento (RAvv) e, a livello federale, nella Legge federale sulla libera circolazione degli avvocati (legge sugli avvocati LLCA)" si legge nel testo d'iniziativa. "Secondo queste disposizioni combinate, chi è a beneficio di un Bachelor in diritto o di un titolo equivalente può essere iscritto nel registro cantonale dei praticanti ed assolvere il periodo obbligatorio di pratica legale di due anni. Dopo tale periodo di pratica, se a beneficio di un Master in diritto, il praticante può sostenere l’esame per l’ottenimento del brevetto di avvocato. Ottenuto il brevetto, a determinate condizioni, egli si può iscrivere al Registro cantonale degli avvocati ed eventualmente all’ordine degli avvocati ed esercitare così sotto la propria responsabilità la professione. Tali disposizioni sono applicabili a tutti i laureati in legge che vogliono ottenere il brevetto di avvocato nel nostro Cantone".

"Diversa la situazione per chi è già a beneficio di un brevetto di avvocato rilasciato all’estero" evidenzia Aldi. "In questo caso è possibile l’iscrizione all’albo UE e AELS che, di fatto, permette di esercitare la professione di avvocato immediatamente dopo l’iscrizione e senza dover sostenere alcun tipo di esame e senza dover dimostrare di avere la benché minima conoscenza del diritto svizzero materiale e procedurale. Concretamente quindi, un avvocato che ha studiato all’estero e ha ottenuto all’estero il relativo brevetto può esercitare in Svizzera senza aver nessuna conoscenza delle nostre leggi".

"A ciò si aggiunge che, in assenza della padronanza di una seconda lingua nazionale oltre all’italiano, non vi è neppure la possibilità di apprendere il nostro diritto tramite lo studio dottrinale e giurisprudenziale. Infatti, i contributi dottrinali sono essenzialmente pubblicati in francese e in tedesco così come le sentenze del Tribunale Federale e quelle delle corti di altri Cantoni. Evidentemente, il fatto di non conoscere e padroneggiare una seconda lingua nazionale non permette concretamente un’adeguata tutela del cliente che non si immagina neanche l’importanza di possedere tali conoscenze e pertanto, spesso, non si informa in maniera adeguata".

"L’introduzione di un tale criterio per l’iscrizione al Registro cantonale degli avvocati invece non appare necessaria in quanto, l’assolvimento del periodo biennale di pratica e il superamento dell’esame per l’esercizio dell’avvocatura in Ticino offrono già sufficienti garanzie. Giova poi ricordare che tutti coloro che hanno ottenuto una laurea svizzera, ticinesi compresi, hanno dovuto frequentare una facoltà di giurisprudenza oltre Gottardo sostenendo quindi esami scritti e orali in lingua tedesca e/o francese siccome in Ticino non esiste tale facoltà. La padronanza di una seconda lingua nazionale è pertanto implicita".

"Tuttavia, se il legislativo dovesse considerare tale modifica necessaria per una questione di parità di trattamento non ci si oppone all’introduzione di tale criterio anche per chi postula l’iscrizione al registro cantonale".

© Ticinonews.ch - Riproduzione riservata