
"L’importanza dell’identificazione delle donne vittime di violenza domestica nel contesto ospedaliero – Analisi delle pratiche e delle risorse disponibili" è la tesi che si è aggiudicata il primo premio nella terza edizione del Premio Mimi Bonetti Lepori. Il lavoro è stato presentato alla SUPSI Anna Gianfreda e Lorena Ciampi ed è stato posto sotto la direzione di Sergio Piasentin. Le autrici vincono 3'000 franchi. Il "Mimi Bonetti Lepori" è un riconoscimento promosso dall'Associazione cliniche private ticinesi (ACPT) e premia - si legge in una nota stampa - "i migliori lavori finali degli studenti in infermieristica della SUPSI e della SSSCI (Scuola superiore specializzata in cure infermieristiche)".
Gli altri premiati
Al secondo posto si è classificato David Wilson della SSSCI, con la ricerca "La condivisione degli obiettivi a favore della gestione della salute dei pazienti – L’importanza della relazione e dell’alleanza terapeutica" (tutor Clelia Guglielmetti Bianchi). Il terzo premio è stato attribuito ex-aequo a due lavori presentati da due studentesse della SSSCI: Eveline Caroni con "Esserci durante l’emozione – Il ruolo infermieristico nell’aiutare il genitore a comprendere come porsi di fronte alle emozioni del bambino" e Martina Bralla con "Il ruolo dell’infermiere nel favorire l’autoefficacia materna nei primi giorni post parto" (tutor per ambedue le ricerche Alessia Segat). Infine un premio speciale (CHF 1000) è andato a Edoardo Araujo e Sara Vezzoli, per lo studio "Il nudging nelle cure infermieristiche – Una scoping review".
La giuria
Le tesi premiate sono state selezionate fra una ventina di lavori presentati a "una giuria composta dal presidente dell’Acpt Giancarlo Dillena e da Christian Camponovo (Gruppo Ospedaliero Moncucco), Nicola Martinelli (Clinica Viarnetto), Martin Hilfiker (Clinica Varini), Valérie De Rosa (Clinica Santa Croce), Paolo Barro (SSSCI) e Anna Piccaluga-Piatti (SUPSI)".