Dell’acqua, una peonia e tre stelle: questi gli elementi caratterizzanti il nuovo stemma presentato questa mattina dal comune di Val Mara, ora composto dai quartieri di Maroggia, Melano e Rovio. Figure con una connotazione nuova, unitaria e legata al territorio, ma soprattutto rispettose delle regole araldiche. Ideatore dello stemma è il capo ufficio beni culturali Endrio Ruggiero, che ha spiegato ai colleghi di Ticinonews che “l’identità di uno stemma si trova attraverso la trasmissione dei valori che lo stemma deve rappresentare, quindi abbiamo dato al nuovo comune gli elementi per creare questo nuovo stemma che ci tenevamo molto fosse basato sull’araldica e le sue regole”.
Un nuovo regolamento comunale
Presentato anche il mezzo anno di vita del comune di Val Mara: sei mesi soddisfacenti per il sindaco Jean Claude Binaghi, in cui si è riusciti a redigere il nuovo regolamento comunale che andrà ad abrogare quelli vecchi. “Questo significa che Val Mara anche dal profilo istituzionale è una realtà. Siamo molto contenti anche perché questa nuova costituzione del Comune è stata approvata all’unanimità dal Consiglio comunale, quindi sia lo stemma che il nuovo regolamento”. Una cosa molto importante per Val Mara, “così da oggi si può partire come nuovo Comune anche dal profilo formale”.
In arrivo anche un attracco al battello
E a partire sarà anche un nuovo progetto, approvato dal legislativo, che farà rinascere una nuova infrastruttura portuale nel quartiere di Maroggia, porto non più attivo dall’ormai lontano 1928 e di cui oggi si vedono solamente dei resti emergere dalle acque. Acque in cui presto, grazie anche alla convenzione con la società Navigazione del Lago di Lugano, attraccherà il battello. Per il Comune di Val Mara questo nuovo attracco avrà “una valenza turistica e sarà importante perché abbiamo sentieri, boschi, lago e una stazione ferroviaria e in questo senso sarà pure importante che si possa promuovere quello che è il trasporto integrato, quindi gomma-lago-ferrovia”, ha spiegato sempre il sindaco. Un altro fattore su cui si vuole spingere è quello dei frontalieri: con il battello avranno la possibilità di giungere sulle rive svizzere partendo da Porto Ceresio per arrivare a Maroggia “così da eliminare il traffico motorizzato sulle strade e giungere in 6 minuti alla stazione ferroviaria di Maroggia per prendere il treno che li porta al lavoro, creando appunto meno intasamento sulle strade”, ha concluso il sindaco.
Il servizio andato in onda questa sera durante il notiziario di Ticinonews: