Poco più di quattro mesi dopo il nubifragio che ha travolto l’Alta Vallemaggia lasciando per molto tempo la popolazione senza acqua potabile, dai rubinetti di Cevio tornerà a sgorgare acqua di sorgente. "Venerdì l'acqua del Chiall defluirà nuovamente nelle condotte dell'acquedotto comunale. L'utenza potrà quindi tornare a bere acqua di sorgente", commenta con il sorriso Dusca Schindler, capadicastero edilizia e approvvigionamento idrico di Cevio.
"Un miracolo"
Dai rubinetti dei quartieri di Cavergno e Bignasco tornerà ad uscire l'acqua della fonte Chiall, situata nella località Fontana, grazie a un collegamento provvisorio con un sistema di pompaggio dalla sorgente, un serbatoio di accumulo e delle condotte di gravità che portano l’acqua alla rete di distribuzione comunale. Il collegamento provvisorio dell'acqua potabile è costato più di 722mila franchi. Non essendo la valle provvista di elettricità, è stata fondamentale la collaborazione con Aet, Ofima e Ses. Decisiva è stata però anche la sorte: nonostante i gravi danni subiti a Fontana, la sorgente Chiall si è salvata. "I dati che abbiamo ci dicono che la sorgente arriva a produrre 4'000 litri al minuto. Fortunatamente la qualità non è andata persa ed è quasi un miracolo", osserva il progettista, Massimo Patritti.
al lavoro per riaprire la strada
Da lunedì prossimo si dovrà cominciare a pensare ad una soluzione definitiva per l’acquedotto e soprattutto per la riapertura in sicurezza della strada della val Bavona. "Stiamo lavorando molto intensamente sulla strada", spiega la sindaca, Wanda Dadò. "La previsione della riapertura della strada, ma stiamo facendo il possibile per renderla transitabile già dalla primavera. Riaprire al turismo, riaprire i grotti, riaprire i ristoranti della Val Bavona sarà importante per tutta la valle e per tutta la regione".