La decisione è stata appena presa, ma sta già suscitando perplessità. Stiamo parlando della decisione della Fondazione Processioni storiche di Mendrisio di rinunciare al trucco facciale per impersonare i "mori", gli otto figuranti della sfilata del giovedì Santo che fanno parte della corte orientale di Erode Antipa. "Non rinunceremo ai personaggi, ma soltanto al trucco facciale", ha dichiarato al Corriere del Ticino il presidente del Consiglio di Fondazione Gabriele Ponti, spiegando che la scelta è legata ai tempi che cambiano. L'intenzione è quella di mostrare sensibilità verso un tema contemporaneo come quello del blackface, che lo scorso gennaio, per esempio, era stato sollevato in relazione alla cavalcata dei Re Magi. Il Baldassare di Lugano, in particolare, era stato tacciato di razzismo visto che è stato interpretato da un bianco con il volto dipinto di nero.
Scatta l'interrogazione
La decisione della Fondazione sta già suscitando indignazione nel capoluogo momò. "La scelta ci offende come cittadini e come leghisti, legati alle nostre tradizioni e alle nostre usanze", scrivono i consiglieri comunali Simona Rossini e Massimiliano Robbiani nell'interrogazione inviata in serata al Municipio di Mendrisio. "Ancora una volta andiamo a snaturare una nostra tradizione per accontentare un filone di politicamente corretto che nulla ha a che vedere con le narrazioni religiose che celebriamo in questo caso durante il periodo pasquale", sottolineano i due consiglieri comunali. "Non pensiamo assolutamente che otto figuranti che vengono colorati di nero in una sfilata dove ogni particolare è riprodotto nei minimi particolari con precisione e cura dei dettagli, offenda qualcuno o che dimostri poco rispetto per le sensibilità o che implichi mancanza di pari opportunità e di inclusività. Anzi, siamo convinti che questa modifica discrimini noi cittadini di Mendrisio (e non solo) che ogni anno siamo presenti e manteniamo viva questa bellissima tradizione che è stata riconosciuta Patrimonio dell’Unesco e della quale siamo molto fieri. Inoltre ci sentiamo presi in giro perché gli storici personaggi nella Bibbia hanno la pelle scura e non comprendiamo quale sia l’offesa nel riprodurre tale rappresentazione storica".