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Volo in ritardo o cancellato, Dias: "Non è corretto dare la colpa solo ai controllori di volo"
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Redazione
6 mesi fa
L'estate del 2024 ha visto un aumento dei ritardi e delle cancellazioni nei voli aerei, con Ryanair in evidenza per il maggior numero di problemi. Il controllore del traffico aereo Stefano Dias spiega che i ritardi sono dovuti a fattori come il traffico post pandemia, le condizioni meteorologiche avverse e le restrizioni operative.

L’estate di quest’anno è partita con il piede sbagliato anche per quanto riguarda il traffico aereo, con viaggiatori che incappano sempre più spesso in ritardi e cancellazioni. Di mercoledì – lo ricordiamo – la notizia relativa all’aumento dei reclami in questo senso. Ieri, dopo la diffusione della notizia, Ryanair ha gettato ulteriore benzina sul fuoco pubblicando sui social media un post in cui vengono additati i controllori del traffico, togliendosi quindi ogni responsabilità. Ryanair, però, risulta essere la compagnia che ha registrato il maggior numero di cancellazioni nelle ultime settimane dovute principalmente ai ritardi. Un tema – quello dei ritardi – che abbiamo quindi voluto approfondire a Ticinonews con Stefano Dias, controllore del traffico aereo a Skyguide attivo all’aeroporto di Locarno-Magadino.

Ritardi “dovuti a una combinazione di fattori”

Dias ci ha spiegato che è comprensibile rimanere infastiditi per un ritardo quando c’è tanta voglia di partire in vacanza dopo un intero anno di lavoro, “ma i ritardi sono dovuti a una combinazione di fattori, primo fra tutti l'aumento del traffico post pandemia, che è stato mal interpretato in quanto le statistiche non indicavano un tale incremento. La seconda riguarda invece le condizioni meteorologiche avverse, che abbiamo visto anche in Ticino. Infine, c'è una problematica operativa che può essere divisa tra compagnie aeree, aeroporti, così come gli stessi enti di navigazione aerea, come Skyguide, che hanno avuto alcuni problemi. Dunque attribuire la colpa esclusivamente ai controllori del traffico aereo non è corretto”.  

Questione meteo, sicurezza e capacità operativa

Quando vengono annunciati ritardi sarebbe quindi opportuno controllare la meteo? “Quando diciamo che i ritardi sono dovuti alla sicurezza ci riferiamo al fatto che in veste di controllori del traffico aereo diamo la priorità assoluta alla garanzia che i voli si svolgano in condizioni sicure. Questo significa gestire il traffico in modo da evitare sovraffollamenti, ma anche assicurare che gli aerei abbiano sufficiente spazio per manovrare e seguire i protocolli di sicurezza. Questo in particolar modo quando ci sono condizioni metereologiche avverse che comportano inevitabilmente dei ritardi, perché il nostro sistema europeo si basa su delle capacità operative e nel periodo estivo queste capacità sono spesso sature”. Dias ha poi fatto l’esempio dei piccoli aeroporti delle isole greche, i quali non hanno le infrastrutture necessarie per sostenere il traffico estivo, “dunque vengono inserite delle restrizioni a monte, che vengono anche chiamate ‘slot’. Questi non fanno altro che mantenere la fluidità, ritardando tutte le partenze per non sovraccaricare le infrastrutture. Spesso si dà la colpa al controllore perché è stato il pilota stesso a dirlo”. Un controllore, però, può mandare dei messaggi al sistema centralizzato per accelerare la partenza, “motivo per cui spesso si resta fermi in pista anche dopo aver caricato i passeggeri: il pilota chiede alla torre di controllo di inviare questo messaggio di prontezza; noi lo inviamo ma dobbiamo sperare che il sistema ricalcoli tutto e permetta all’aereo di partire il prima possibile”.

Meglio partire in settimana

Quando, inoltre, è meglio partire per evitare spiacevoli inconvenienti? “Tendenzialmente suggeriscono di volare durante la settimana, quindi partire lunedì e tronare lunedì. Questo perché ci sono più voli durante il weekend e quindi ci sono più collegamenti. In estate aumentano inoltre i voli verso le destinazioni vacanziere, dunque questa saturazione è maggiore durante i fine settimana, motivo per cui ci sono più possibilità di restrizioni. E se le condizioni meteo non sono buone allora peggiora tutta la situazione”. A Dias abbiamo poi chiesto se sia più probabile che si subiscano ritardi quando si vola con una compagnia low cost o una di bandiera. “Non ci abbiamo differenze. Trattiamo tutti gli aerei nello stesso modo e dipende dal punto di partenza o di destinazione, dalla rotta che viene fatta, dunque questo incide nel calcolo”.

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