Solidarietà
WeSherpa, la piattaforma per le donazioni arriva a Chiasso
Redazione
un giorno fa
Il progetto vuole creare una rete di donazioni a beneficio di chi è in condizione di bisogno accertata, oltre che stimolare l'attività dei commercianti locali.

Aiutare chi ne ha più bisogno, tramite delle donazioni che si trasformano in crediti spendibili nei negozi di quartiere. È questo il progetto di WeSherpa, il nuovo progetto di solidarietà che arriva a Chiasso in fase di test. L'obiettivo è anche quello di stabilire una rete che unisce cittadini, enti sociali e attività del territorio. TicinoNews ha incontrato i promotori per conoscere il progetto. 

Come funziona

Pierfranco Sofia, co-fondatore di WeSherpa, spiega il funzionamento della piattaforma: "il donatore piò andare in un negozio aderente, comprare beni per sé e la propria famiglia, e lasciare una donazione. La donazione è visibile a tutti e segnalata all'utente di WeSherpa in condizione di bisogno: può utilizzarla per limitare la spesa nei beni essenziali". Proprio quest'ultimo punto è una delle limitazioni del sistema: "ci sono delle regole: la persona in condizione di bisogno deve essere verificata da un ente no-profit, e può acquistare solo beni e servizi essenziali". Il credito resta dunque "parcheggiato" finché non viene utilizzato da persone bisognose, segnalate e certificate dagli enti sociali. Il vantaggio, spiega Sofia, è anche il recupero della capacità decisionale della persona in condizione di bisogno: "il fruitore torna a poter accedere a dei crediti che non ha, non deve più scegliere in base a ciò che la persona dona, può scegliere anche dove acquistare. Il suo potere decisionale assomiglia a quello del donatore". 

L'interesse del comune di Chiasso

WeSherpa vuole coinvolgere anche i negozianti locali: "attualmente sono presenti nel nostro sistema una libreria e un panettiere a Massagno, cerchiamo di avere dei negozi vicini. Ci sono anche una macelleria, una farmacia, un negozio di abiti usati a Chiasso, due negozi di frutta e verdura". Il progetto, che vuole andare a beneficio di tutto il territorio della città di confine, interessa anche al Comune: "questo servizio permette di 'agganciare' ulteriormente le persone",  spiega il capo Dicastero educazione e socialità Davide Dosi. "Speriamo che commercianti ed esercenti, che soffrono particolarmente nella zona di confine, possano trarre beneficio da questa iniziativa tecnologica".