Ticino
Workshop Africa: progettata una sala multiuso in Etiopia
Workshop Africa: progettata una sala multiuso in Etiopia
Workshop Africa: progettata una sala multiuso in Etiopia
Redazione
7 anni fa
Quindici studenti del Dipartimento ambiente costruzioni e design SUPSI realizzeranno un edificio in terra cruda

Quindici studenti del Dipartimento ambiente costruzioni e design della SUPSI sono impegnati in un Workshop che li porterà ad Hawassa, nella Regione delle Nazioni, Nazionalità e Popoli del Sud, in Etiopia. Il gruppo è composto da dieci studenti di Architettura e da cinque studenti di Ingegneria civile; i partecipanti saranno accompagnati da una docente e da un’assistente.

L’obiettivo è la costruzione di una nuova sala multiuso, utilizzando materiali e tecniche locali.

Il Workshop Africa è un corso opzionale del sesto semestre previsto all’interno dell’offerta formativa dei Bachelor in Architettura e Ingegneria civile. Dopo le prime positive esperienze che hanno visto gli studenti impegnati con costruzioni in terra cruda e strutture in bambù, quest’anno il Workshop viene riproposto e prevede la ricostruzione di un edificio circolare, in sostituzione di quello esistente, danneggiato dalle intemperie.

Come per la scorsa edizione, al progetto partecipano pure 12 studenti della facoltà di architettura dell’Università di Hawassa. Gli studenti dei due atenei, impegnati attualmente nella fase progettuale, sono chiamati a confrontarsi in modo da favorire lo scambio di competenze sulla progettazione e sulla costruzione di edifici.

Il Workshop è suddiviso in due fasi: una teorica e una pratica.

La prima, la più lunga e già avviata, che anticipa la partenza, prevede degli incontri settimanali dove vengono valutate le varie opzioni di realizzazione, vengono stilate le tempistiche d’intervento, si sviluppano dei prototipi in scala e si definisce la struttura; tutto ciò in linea con le tecniche costruttive autoctone. Il team SUPSI ha già preso contatto con gli studenti e i professori di Hawassa e lo scambio di idee si è attivato in poco tempo e con molto entusiasmo da entrambe le parti: i primi schizzi, i modellini e i concetti atti a definire il progetto finale sono già stati condivisi, analizzati e valutati da tutti i partecipanti al progetto.

La difficoltà principale è data dal dover progettare una struttura ex-novo su una platea esistente e quindi studiare approfonditamente le tecniche e i materiali da impiegare, i dettagli costruttivi, la protezione dagli agenti esterni quali piogge, venti, insetti e tarli, la fattibilità di esecuzione cantieristica sia in termini economici sia costruttivi, e infine la flessibilità e il comfort climatico dello spazio interno.

Rispetto alle scorse edizioni, caratterizzate dall’utilizzo definito di terra cruda e bambù, quest’anno la grande libertà progettuale comporta riflessioni approfondite sulle tempistiche e sui costi dei materiali necessari alla realizzazione del progetto, invitando gli studenti a valutare ogni aspetto della costruzione.In questa fase gli studenti sono supportati, oltre che dalla responsabile del progetto, anche da alcuni docenti del DACD, soprattutto per quanto riguarda la parte statica.

La seconda fase avrà luogo ad Hawassa, con la trasferta dei ragazzi e la loro partecipazione attiva alla messa in opera del progetto. In questa occasione unica si troveranno confrontati direttamente con quanto progettato e con gli imprevisti del cantiere.Alla parte pratica si alterneranno una sezione teorica sulle tecniche costruttive e diverse visite nella regione, con lo scopo di consolidare un apprendimento non solo architettonico, ma anche culturale. Come per le scorse edizioni, saranno accompagnati dall’architetto Lorenzo Fontana, genovese d’origine che da diversi anni vive in Etiopia.

A poche settimane dalla partenza per l’Etiopia, gli studenti sono nel pieno dell’attività progettuale per giungere a destinazione con un progetto definitivo, soddisfacente e stimolante per tutti.

I partecipanti del Workshop Etiopia sono:Paola Canonica, architetto e docente-ricercatrice SUPSI, Valentina Luvini, architetto USI, assistente del corso di laurea in architettura, gli studenti Numa Benci, Gorgia Bernasconi, Giorgia Buck, Martino Colombo, Camilla Faoro, Viola Gurini, Aline Landis, Alessia Rodrigues, Luca Roncaglione e Felipe Sancho-Cervera (studente Erasmus) per il corso di laurea in architettura, e gli studenti del corso di ingegneria civile Kevin Bernasconi, Davide Lamberti, Urim Qovanaj, Deborah Stoffel e Stefano Vallario.

Date:Progettazione: 19 febbraio 2018 – 21 marzo 2018Entro metà marzo è previsto l’invio del progetto definitivo in Etiopia, al fine di poter completare la preparazione del materiale necessario alla realizzazione dell’edificio. Il progetto comprende i piani esecutivi, un programma lavori e un computo metrico dettagliato di tutti i materiali e utensili necessari.

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