
Yanuk ha 8 mesi ed è un cucciolo di malinois. Fra poco più di un anno sarà un membro a tutti gli effetti delle Guardie di confine Regione IV. Avrà compiti di difesa, di ricerca di droga, esplosivi o persone. Ieri Teleticino lo ha seguito in una giornata di istruzione, durante la quale veniva formato nella ricerca di un fuggitivo, in questo caso un figurante.
Cani equilibrati
Ma come si sceglie un cane per questo lavoro? “Prima di tutto ci appoggiamo ad allevamenti che danno una certa garanzia”, spiega Fausto Fedele, responsabile tecnico cani di servizio dell’Amministrazione federale delle dogane. “Sia di salute che di comportamento. Non devono avere tare o comportamenti compulsivi. L’equilibrio è un elemento fondamentale”. A livello svizzero sono circa 100 i cani in servizio per le Guardie di confine.
Il conduttore
Ogni cane ha un conduttore, una guardia di confine con cui il rapporto va oltre al rapporto professionale: “È un’esperienza unica. Ho sempre amato i cani, ma chiaramente lui essendo un cane da lavoro ha altre esigenze rispetto a un cane normale. Devi dedicargli molto tempo, però sono soddisfazioni enormi”, racconta Alex Mazza, conduttore di Yanuk. Questo cucciolone è un futuro professionista, ma sa anche essere un cane come tutti gli altri: “Quando lo porti fuori interagisce come tutti gli altri cani, ha i suoi amichetti al fiume. Non perché è un cane da lavoro che non è sociale. Anzi a lui piace”. La differenza è che nella sua gestione serve una linea, precisa e costante, spiega Alex Mazza.
Il dopo
L’impegno in servizio di un cane delle Guardie di confine durerà poi circa una decina d’anni, ma Alex ha già le idee chiare anche per il dopo: “Chiederò all’amministrazione di ritirarlo chiaramente. Lo terremo fino alla fine”.
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