L'interrogazione
Zalando sbarca a Sant'Antonino, "È previsto un sistema per evitare casi di dumping salariale?"
©Gabriele Putzu
©Gabriele Putzu
Redazione
4 ore fa
Quattro deputati Udc chiedono lumi al Consiglio di Stato in merito all'arrivo di Zalando a Sant'Antonino. "L'arrivo di grandi aziende può rappresentare una risorsa per il Cantone, ma è fondamentale che vengano tutelati i diritti dei lavoratori residenti".

Otto domande per chiedere informazioni al Consiglio di Stato in merito all'arrivo a Sant'Antonino del centro logistico di Zalando. È il contenuto dell'interrogazione firmata dai deputati Udc Alain Bühler, Tiziano Galeazzi, Sergio Morisoli e Tuto Rossi e inoltrata quest'oggi al Governo ticinese. "Zalando", si legge nel testo, "ha annunciato lo spostamento del suo centro logistico di resi da Neuendorf (Soletta) a Sant’Antonino (Ticino), affidando la gestione a GXO Logistics. Questo trasferimento ha portato al licenziamento di 350 lavoratori, sollevando preoccupazioni su un possibile sfruttamento della manodopera locale e frontaliera".

"I lavoratori residenti vanno tutelati"

"Le accuse di condizioni di lavoro precarie emerse a Soletta, così come il rischio di dumping salariale, richiamano alla memoria situazioni già viste con il Gruppo Kering, che ha deciso di lasciare il Cantone", continua l'interrogazione. "Inoltre, il fenomeno del frontalierato continua a destare preoccupazioni, sia per le possibili ripercussioni sull’occupazione indigena sia per l’equilibrio salariale nel Cantone. L'arrivo di grandi aziende può rappresentare una risorsa per il Cantone, ma è fondamentale che vengano tutelati i diritti dei lavoratori residenti e la qualità delle condizioni lavorative, garantendo un'equa concorrenza sul mercato del lavoro".

Le domande poste al Consiglio di Stato

Otto, come scritto, le domande poste dai quattro deputati democentristi all'esecutivo cantonale:

1.       Il Consiglio di Stato ha preso contatto con i responsabili di Zalando o GXO Logistics prima o dopo l’annuncio del trasferimento? Se sì, quali temi sono stati discussi?

2.       Sono state stabilite garanzie o criteri che diano priorità all’assunzione di manodopera locale rispetto a quella frontaliera?

3.       Quale sarà l’indotto diretto e indiretto per il Cantone? Sono state fatte delle previsioni?

4.       Sono stati concessi incentivi o agevolazioni a Zalando o GXO Logistics per favorire il trasferimento in Ticino? Se sì, quali sono state le condizioni concordate?

5.       È previsto un sistema di monitoraggio per verificare il rispetto delle normative salariali e delle condizioni di lavoro, al fine di evitare situazioni di dumping salariale?

6.       Nel caso in cui non ci sia stato alcun contatto con Zalando o GXO, come giustifica il Consiglio di Stato questa assenza di dialogo con un’azienda che avrà un impatto significativo sul mercato del lavoro ticinese e sul territorio?

7.       Un'azienda logistica di questa portata rischia di diventare un grande generatore di traffico nella regione. Sono state fatte stime o studi sugli impatti sul traffico? Sono previste misure di mitigazione per evitare ulteriori criticità in questo ambito?

8.       Il Consiglio di Stato non ritiene che si stia andando verso una direzione in cui il Ticino rischia di diventare una destinazione per aziende interessate principalmente a sfruttare il basso costo della manodopera, a scapito della qualità degli impieghi e delle condizioni lavorative?