Cosa mangio oggi? È la domanda che ci poniamo tutti alla sera quando, dopo una giornata di lavoro, arriva l’ora di preparare la cena. Deciso il “menu”, però, spesso ci rendiamo conto che ci mancano alcuni ingredienti necessari a preparare il piatto scelto. Una situazione frequente, a cui tuttavia si può porre rimedio adottando alcuni piccoli accorgimenti, come conferma la dietista Maura Nessi Zappella, autrice assieme alla collega Valentina Giovannacci del libro “Che cavolo metto nel piatto oggi?” “Il volume contiene diversi consigli pratici, che vanno dalla lista della spesa a cosa tenere in dispensa per non trovarsi disorganizzati al momento della preparazione del pasto”, spiega Nessi Zappella a Ticinonews. “Forniamo anche molteplici esempi di menu stagionali e ci auguriamo che questi suggerimenti possano aiutare più persone possibile a mangiare sano”.
Cosa si intende per alimentazione sana?
Quando si parla di pietanze occorre anzitutto precisare "che si può mangiare tutto. Nulla è vietato, ci tengo a sottolinearlo”, afferma Nessi Zappella. “La piramide alimentare rappresenta un buon mezzo didattico per spiegare in cosa consiste una sana alimentazione: alla base troviamo i cibi da consumare in maggiore quantità, mentre in cima abbiamo quelli non necessari ai fabbisogni nutrizionali, ma che possono senz’altro rientrare in una dieta sana. C’è spazio per tutto”.
Alcuni numeri
Vi sono quindi alimenti che andrebbero mangiati meno spesso rispetto ad altri. Ad esempio, le carni lavorate quali cervelat, salame e prosciutto dovrebbero essere consumate al massimo una volta a settimana. Gli altri tipi di carne invece due o tre volte, alternando varie tipologie. Ma gli svizzeri seguono questi suggerimenti? "Negli ultimi anni il consumo di carne di una persona media in Svizzera è arrivato fino a 800 grammi alla settimana. Considerando una porzione di 100-120 grammi, vediamo che siamo oltre il doppio rispetto a quanto raccomandato. E qui non vi è solo un discorso di salute, ma anche di sostenibilità". Queste raccomandazioni "non sono delle imposizioni, bensì dei consigli verso i quali dovremmo tendere. E nel nostro libro spieghiamo anche come arrivare a questi obiettivi, ad esempio mangiando più legumi, oppure ancora alternando con pesce, uova e altre fonti di proteina". Ma se anche in una settimana ci capita di assumere carne qualche volta in più "non succede nulla: è sufficiente tenerne conto nei giorni successivi", conclude Nessi Zappella.
L'intervista completa andata in onda a Ticinonews: